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La disputa intorno alla libertà dell'arbitrio umano, che tra il 1524 e il 1526 vede contrapposti Erasmo da Rotterdam e Martin Lutero, costituisce un momento decisivo nella storia del pensiero occidentale e della modernità. Nello scritto di Erasmo e nella risposta di Lutero viene infatti al pettine il nodo del rapporto tra due componenti essenziali della cultura della prima età moderna, ossia l'umanesimo e la Riforma protestante. Vi si confrontano due distinte concezioni della libertà: prerogativa inderogabile della ragione umana per Erasmo, dono divino inscindibile dalla grazia per Lutero.